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PRIMA PAGINA 4 MAGGIO 2008

 

Caro Presidente Giorgio Napolitano a Boscoreale si è perpetrata l'ennesima beffa.

Mentre nel territorio avviene di tutto: discariche a cielo aperto, strade impercorribili per allagamenti e per buche degne di un bombardamento, mancanza di verde pubblico distribuito sul territorio, sversamento di rifiuti da parte di cittadini provenienti dai paesi limitrofi e mai sorpresi dalle forze dell'ordine, impossibilità a fare la raccolta differenziata per mancanza di contenitori distribuiti in numero adeguato sul territorio, palestre inagibili, elezioni amministrative fatte con una legge elettorale degna di una grande mente dello Stato: a Boscoreale col voto disgiunto si è riusciti ad ottenere una maggioranza consiliare di centro sinistra e un Sindaco di centro destra, questa situazione rende molto problematico formare una giunta e di fatto quasi ingovernabile una cittadina.

Mi piacerebbe sapere chi ha proposto e chi ha votato una legge così intelligente?

Vorrei chiedergli se non sia il caso di rivolgersi a uno psichiatra.

DOPO IL PARCO PUBBLICO SEMPRE CHIUSO ADESSO E' SCOCCATA L'ORA DELLA

"INFANZIA NEGATA"

Domenica 4 maggio 2008 ore 11.00

Fondo agricolo sito in via Croce concesso in comodato d'uso alla parrocchia Immacolata Concezione per attività di ricreazione dei ragazzi che frequentano la chiesa.

I vicini del fondo hanno chiesto l'intervento della Polizia Municipale per impedire a 5 bambini di dare due calci a un pallone.

La Polizia Municipale è intervenuta ed ha intimato ai bambini di posare il pallone, poichè il fondo agricolo non può essere utilizzato per attività ricreative, in quanto le grida dei bambini possono arrecare molestia ai cittadini che abitano nei dintorni.

Si fa appello a tutte le istituzioni dello Stato affinchè dichiarino apertamente che non esiste più l'essere umano.

Le persone sono diventati degli oggetti e come tali devono essere considerati.

ORE 11.30

ORA TUTTO TACE NEL FONDO AGRICOLO DELLA PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE

 

13 giugno 2008

 

Al presidente della repubblica

Al presidente del consiglio dei ministri
Al signor sindaco del comune di boscoreale
Al commissario di governo
per l’emergenza rifiuti in campania
prefetto gianni de gennaro

e p.c. al Padre Eterno (non dimenticarTi nulla e nessuno)

OGGETTO: Appello alle istituzioni per la grave emergenza dei rifiuti a boscoreale e in campania.

“Venerdì, 16 maggio 2008 ore 0.45.- Da alcuni giorni i miasmi provenienti dai rifiuti che negli ultimi anni hanno spesso stazionato davanti al mio portone, mi costringono a tenere le finestre chiuse, al mattino appena scendo le scale per andare al lavoro trovo decine di mosche che stazionano nel ballatoio d'ingresso, e la puzza dell'immondizia mi fa vomitare”.
(brano tratto dal sito web www.boscorealeperamico.it di vincenzo martire)

Alla luce di quanto sopra descritto e che accade quotidianamente a tantissimi cittadini della regione campania, si chiede ai “luminari della munnezza” e ai loro “mandanti nelle istituzioni”, (chissà a quanto ammonta il compenso di chi è stato incaricato negli ultimi anni a massacrare la popolazione campana con atti che dovevano far uscire dall’emergenza rifiuti e che invece si sono rivelati un fallimento, la magistratura se esiste ancora ci dirà l’ultima parola),
se hanno mai pensato cosa provoca i miasmi, le mosche, il percolato e tutto quello che può scaturire dalla munnezza lasciata al sole per mesi e mesi, sui marciapiedi, sulle strade, sui piazzali.
Da ultimo cittadino della strada, ritenuto incivile e colpevole, sia perché ha sempre sostenuto i politici che ci hanno portato a questa situazione e sia perchè non fa la raccolta differenziata che è l’unica via d’uscita dall’emergenza rifiuti, mi permetto di dire che la prima causa di quanto succede ai rifiuti è la presenza della frazione organica che va in putrefazione.
Senza essere un “luminare della munnezza”, penserei che se negli ultimi anni, si fossero realizzati siti di compostaggio in tutta la regione, controllati dall’esercito, e dichiarati aree strategiche nazionali, e se invece di proteggere le aree destinate alle future discariche, l’esercito fosse impiegato per controllare l’effettiva attuazione della raccolta differenziata da parte dei cittadini, che non avendo mai fatto nulla per il proprio territorio vanno educati all’ambiente, prima con le buone e se fanno i testardi, anche con le maniere forti, forse la situazione potrebbe migliorare.
Tutti sono impegnati a trovare le discariche che devono accogliere quanto è presente sul terreno, ma concretamente nessuno pensa che bisogna aggredire la frazione di umido che ogni giorno va ad accumularsi sui cumuli.
Prima di morire per munnezza voglio lanciare l’ultimo S.O.S. – vincenzo martire

P.S. "chi con i rifiuti tossici ferisce, per mano di quelli che ha intossicato perisce"

Venerdì, 16 maggio 2008 ore 0.45

Da alcuni giorni i miasmi provenienti dai rifiuti che negli ultimi 2 anni hanno spesso stazionato davanti al mio portone, mi costringono a tenere le finestre chiuse, al mattino appena scendo le scale per andare al lavoro trovo decine di mosche che stazionano nel ballatoio d'ingresso, e la puzza dell'immondizia mi fa vomitare.

In questi ultimi mesi ho fatto tutto quello che ho potuto, da solo sono andato a portare le mie denunce in procura contro i Commissari prefettizi che non muovevano un dito per tentare di arginare il problema, niente piattaforma ecologica, niente contenitori per la differenziata, niente sito di trasferenza.

Ho partecipato attivamente ad un comitato civico per l'emergenza rifiuti, ho dedicato alcuni giorni di ferie e un poco del mio tempo alle gravi questioni ambientali e di vivibilità di Boscoreale, ho composto una canzone sui rifiuti, ho cercato la collaborazione dei media, ho dato qualche modesto suggerimento su possibili soluzioni per tamponare la grave emergenza rifiuti, mi sono recato da solo al Commissariato di Governo e con il Comitato mi sono recato in Prefettura, dove lo Stato attraverso un funzionario ha preso per il culo i mille cittadini che avevano firmato la petizione, ho però mantenuto la minaccia fatta allo stesso funzionario: non sono andato a votare, i miei concittadini hanno pensato che sarebbe stato un errore, seppur sommersi dalla spazzatura non hanno voluto far mancare il loro sostegno alla Politica sia essa locale che nazionale.

Ho scritto a tutte le istituzioni, a Napolitano, al Governo, al Prefetto, nessuno ha ascoltato.

Ora mi arrendo, con la consapevolezza però di aver lottato.

Una sola cosa posso dire a tutti quelli che hanno governato l'Italia, la regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Boscoreale:

ogni sera fino a quando vivrò, li ricorderò sempre al Signore nelle mie preghiere.

 

VOCI DAL WEB

Da perugia è partita la sottoscrizione all'autodenuncia di un nostro concittadino la riporto di seguito:

To: Ministero dell'Interno della Repubblica Italiana

Io mi autodenuncio perché non intendo rispettare i diktat legislativi che vietano ai cittadini di opporsi alla realizzazione del piano per uscire dall'emergenza rifiuti e che estendono all'energia il segreto di Stato, in quanto ritengo gli stessi autentici atti criminale ai danni della società nel suo complesso.
Mi autodenuncio perché intendo oppormi con egual forza a tutte le misure coercitive che saranno messe in atto e perché intendo istigare i cittadini alla disobbedienza civile verso le misure previste dal decreto.
Si tratta di decreti incostituzionali che violano non solo i diritti fondamentali della cittadinanza ma anche le ragioni del DIRITTO sancite nella Carta fondamentale della Repubblica Italiana.
Col pretesto di risanare una situazione di disastro ambientale derivante dalla manifesta incapacità e dalla malafede dei vari livelli di governo del Paese si vogliono imporre ope legis (come già tentato in maniera più pacata dal precedente Governo) misure che non sono giustificabili né sotto il profilo tecnico né sotto quello giuridico.
Al contrario chi oppone ragioni tecniche ad una presunzione della perfezione legislativa viene criminalizzato ed isolato sia dal pensiero unico della politica parlamentare che dai suoi lacché.
Mi autodenuncio perché ho perso ogni rispetto verso le Istituzioni politiche (che hanno da tempo abbandonato il percorso democratico) sia verso quelle amministrative che ogni giorno si dimostrano sempre più asservite al potere centrale e contemporaneamente colluse con il malaffare.
Mi autodenuncio perché intendo con questo affermare il mio diritto di cittadino di difendere la Costituzione Italiana contro chi la tradisce quotidianamente, e intendo farlo con tutti i mezzi a mia disposizione.
Perché non intendo tradire i valori civili trasmessimi dalle generazioni che hanno duramente pagato il coraggio delle proprie idee in nome della Libertà lasciandoci una nazione moderna e progredita.
Dicono di voler far rispettare la legalità confondendo questa con la legge. La legalità discende da un processo dialettico profondo che conduce ad una evoluzione della normativa e dei suoi effetti in senso
democratico, la legge può, come questa approvata, essere anche una pura invenzione giuridica dettata dalla fantasia criminale di qualche cialtrone fondandosi unicamente sul pretesto di una emergenza (così viene definito un problema incancrenito da decenni) creata ad arte. Mi autodenuncio anche perché ho definito il legislatore (e lo ribadisco) un cialtrone.
Non minaccio di impugnare i fucili come qualcuno che oggi è indegnamente ministro di questa repubblica ha inteso fare per difendere interessi particolari, io abbraccio un arma molto più forte che è quella della ragione delle idee e intendo farlo con tutta la forza in nome degli interessi dei più deboli, della salute pubblica, della democrazia. Questa è l'arma che i governi totalitari temono più di ogni altra. Se qualcuno ha il disegno criminale di affossare definitivamente la democrazia in Italia inizi pure a perseguitare fin da ora chi dichiara che non si asservirà mai ad un potere ottuso e violento.
Mi autodenuncio perché sono un cittadino italiano che vede tradite tutte le aspettative di rinascita di una terra martoriata da anni di malgoverno, di rapina pubblica e di malaffare. Come cittadino
italiano credo che l'unica via per la riscossa sia la lotta dura che possa arrestare questo processo di putrefazione istituzionale.
Denuncio da tempo i crimini ambientali e le discriminazioni sociali in questa Repubblica, ora sono convinto che a poco o nulla è servito perché la collusione tra potere politico malaffare è qualcosa capace di impastare e metabolizzare ogni opposizione, che l'anomalia vera siano le persone che esprimono idee indipendenti.
Mi autodenuncio perché possa essere fermato in tempo prima che il profondo senso di disgusto verso il comportamento di molte istituzioni pubbliche monti fino al farmi abbandonare le pacate reazioni intellettuali impostemi dalla mia cultura democratica. I nostri padri, i nostri nonni mi hanno insegnato a combattere la violenza del potere pagandone le conseguenze in prima persona così come fu per la grande guerra di resistenza, e una frase, poi divenuta slogan, mi rimbomba nella mente e ispira ogni mio pensiero: ora e sempre resistenza.
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04 Giugno 2008 - 12:41

L'unità di crisi,gli scarrabili,i siti provvisori che fine hanno fatto?