“Dai quanto ricevi, tutto andrà bene”
Proverbio maori (Mauss, pp. 276-277)
Dono: aspetto fondante di ogni comunità, elemento generativo di legami sociali e ricchezza di ogni individuo.
Il Dono è gratuito, non richiede nulla in cambio, non pesa il valore di quello che viene donato ma il gesto che esso stesso rappresenta. In quest’epoca, ciò che è gratis generalmente stimola negli individui il dubbio, derivante dal pregiudizio dell’homo oeconomicus, che ogni prestazione avviene in cambio di una controprestazione ovvero di un interesse. Il Dono stravolge questa logica e apre alla possibilità della gratuità, andando oltre il costo della cosa donata e spostando il focus sul valore che essa genera.
Siamo in un tempo in cui il Dono può assumere una forza straordinaria. Nel ri-generare le nostre comunità e i nostri luoghi, ci auguriamo che la dimensione del Dove e con Chi possa superare nettamente quella del Quanto.
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5 per mille 2017 n. 40 sostenitori importo 1.218,90 ! Grazie a tutti!
Cari 27.927 cittadini di Boscoreale, e che cazzo…………………….!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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anno 2017 € 1.218,90 n. 40 sostenitori
anno 2016 € 1.620,93 n. 50 sostenitori
anno 2015 € 1.376,16. n. 41 sostenitori
anno 2014 € 2.824,06 n. 106 sostenitori
anno 2013 € 2.504,50 n. 105 sostenitori
Per dare un piccolo aiuto, basta poco, ecco il Codice Fiscale dell’Associazione STELLA COMETA – LA STAZIONE
90057140635
il tuo cinque per mille a sostegno del progetto sociale, culturale e ambientale, portato avanti
dai volontari della STAZIONE di Boscoreale (NA).
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Il romanzo di Italo Calvino, le città invisibili si conclude con un dialogo illuminante. Al Gran Khan sfiduciato che sostiene l’inutilità della ricerca di città lontane, che per lui non può che portare all’incubo dell’inferno, Marco Polo, a conclusione del suo viaggio immaginario risponde serafico: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che già è qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.
La comunicazione sapiente non può che essere d’aiuto ad accogliere e perseguire questo prezioso rischio del “riconoscimento”. Noi di Labsus, spesso, abbiamo scoperto anche delle vere perle. E ci siamo messi in testa che sarebbe un peccato non “farle durare, né dar loro spazio”.
https://www.labsus.org/2019/04/informazione-e-beni-comuni-se-la-notizia-non-e-il-conflitto/