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PRESEPE RFI NAPOLI CENTRALE

439.Napoli Stazione Centrale un piccolo gioiello il Presepe di RFI nuovo maquillage 2022. A cura di Francesco Tortora & Aniello Sammarco (ANSA)

 

Nuovo maquillage del Presepe della Stazione centrale di Napoli

Aumentano le statuine, tra le new entry il ‘vasularo’

(ANSA) – NAPOLI, 20 DIC – Una Natività nelle aree pedonali

che portano ai treni. È il presepe allestito nel lato interno

della stazione di Napoli Centrale di Trenitalia, oggi più ampio

grazie all’arrivo di una quindicina di nuove statuine acquistate

da Rfi (rete ferroviaria italiana) e al supporto

dell’associazione culturale Stella Cometa-La stazione di

Boscoreale (Napoli). Un’opera che sta attraendo centinaia di

viaggiatori e semplici visitatori, che fa dire agli

organizzatori che si tratta di “uno dei più bei presepi di

Napoli”.

A spiegarne la storia è Vincenzo Martire, presidente onorario

dell’associazione e tra i promotori per conto di Rfi della

realizzazione e del collocamento (a ridosso di uno degli

ingresso del punto Feltrinelli della zona) della Natività: “Il

presepe di stazione è stato acquistato nel dicembre del 1994 da

Rfi. La scenografia originaria è stata realizzata da Luigi

Signore, artigiano di San Gregorio Armeno”.

Un atto vandalico, che provocò notevoli danni, con il furto di

alcune opere, portò ad un primo, deciso intervento: “Nel mese di

dicembre del 2012 – sottolinea ancora Martire – il presepe è

stato restaurato e in parte rinnovato, con i fondi della

direzione territoriale produzione di Rfi Napoli. Le figure di

terracotta policroma con abiti in stoffa furono realizzate dalla

ditta Molli di Teresa Arpaia, mentre i lavori e l’allestimento

furono eseguiti dai volontari dell’associazione Stella Cometa-La

Stazione”.

Dieci anni dopo ulteriori novità hanno reso l’opera ancora più

importante: la principale è costituita dall’acquisizione di una

quindicina di pastori e altre figure presepiali ad opera della

ditta Di Virgilio. Dopo un’ampia fase di allestimento,

l’apertura al pubblico merito tra gli altri di Fabio Rapuano,

direttore Doit Napoli; Sabato Gargiulo della fondazione Fs;

Paolo Matani di Grandi Stazioni, Giuseppe e Pasquale Terrecusa

dell’impresa individuata da Grandi Stazioni; Gennaro Nappo

dell’impresa Futura Art Engineering. Tra le curiosità del

presepe presente negli spazi della stazione di Napoli Centrale,

un’area dedicata ad un lavoro antico e oggi quasi in disuso,

quello del “vasularo”: “Ovvero colui che si occupa di realizzare

e collocare i basoli – conclude Vincenzo Martire – Un omaggio

alla mia famiglia, che ha un’antica tradizione in questo

mestiere. Non a caso, questa parte è stata realizzata da mia

fratello Tommaso, ultimo erede di mio nonno Tommaso e dei

fratelli Francesco, Vincenzo, Raffaele, Carmine, Gennaro e

Giuseppe”. (ANSA).

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