Ogni giorno il nostro albero personalizzato della Vita, si spera sempreverde, ha bisogno di essere curato.
Se qualche evento traumatico ha spezzato un ramo, per esempio una relazione umana singola o collettiva, è consigliabile tagliarlo e buttarlo nel fuoco della dimenticanza e voltare subito pagina senza strascichi inutili e dannosi.
E’ meglio metterlo nel cassetto del passato prossimo, poi pian piano andrà da solo in quello del passato remoto.
Resterà sempre il ricordo, ed è auspicabile guardare solo al bello che comunque c’è stato.
Solo così il ricordo non sarà un tormento.
Lo stesso vale per i rami secchi, essi sono, per esempio, quelle relazioni morte per mancanza di cura da parte di uno o entrambi gli interlocutori.
A volte penso a una relazione personale come a una piantina, dove al meno pigro tocca innaffiare, mentre al più pigro tocca concimare.
Quando si rompe questo equilibrio è ineluttabile la fine della storia.
Buona coltivazione personale e sociale a tutti!
(game over)
Commenti
Nessun commento, ancora.