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LA CURA

278.Pensiero del giorno! Il peso degli anni, gli anni che pesano!

C’è una bellissima canzone di Renato Zero, “Cercami”, che fa parte della mia selezione personale.

Oggi mentre l’ascoltavo nel mio viaggio quotidiano verso Napoli, ho pensato, magari prendo uno spunto per la mia rubrica “Pensiero del giorno”, e così ho scelto la frase “hanno un peso gli anni miei”.

Penso che, oggi più che mai, tutte le persone anziane, che hanno vissuto in modo pieno e degno la loro vita, devono essere guardate come un serbatoio di saggezza, esperienza e umanità, e magari prese a modello.

Le nuove generazioni possono, se vogliono, attingere alla vita concreta di queste persone, per guardarsi dentro, farne tesoro, e rielaborare questi esempi virtuosi, per crescere come individui e come società umana.

I mezzi di informazione parlano troppo spesso di personaggi che non sono certamente un modello come Persone.

Forse bisognerebbe oscurare i cattivi esempi e non divulgarli come avviene oggi.

Voglio svelare una mia errata interpretazione della canzone “Cercami”.

Fino ad oggi pensavo che l’invito era rivolto dal Padre celeste a ogni uomo.

Ora so che non è così, ma pur sapendo di sbagliare, continuerò ad ascoltarla con il significato a me più caro.

Il testo di Cercami di Renato Zero

 

Cercami, come e quando e dove vuoi
cercami, è più facile che mai
cercami, non soltanto nel bisogno
tu cercami, con la volontà e l’impegno, rinventami.
Se mi vuoi allora cercami di più
tornerò solo se ritorni tu
sono stato invadente, eccessivo lo so
il pagliaccio di sempre, anche quello era amore però.
Questa vita ci ha puniti già
troppe quelle verità che ci son rimaste dentro.
Oggi che fatica che si fa
come è finta l’allegria, quanto amaro disincanto.
Io sono qui, insultami feriscimi
sono così, tu prendimi o cancellami
adesso sì tu mi dirai che uomo mai ti aspetti
io mi berrò l’insicurezza che mi dai
l’anima mai farò tacere pure lei
se mai vivrò di questa clandestinità
per sempre.

Fidati, che hanno un peso gli anni miei
fidati, e sorprese non ne avrai
sono quello che vedi io pretese non ho
se davvero mi credi di cercarmi non smettere no.
Questa vita ci ha puniti già
l’insoddisfazione qua c’ha raggiunti facilmente
così poco abili anche noi a non dubitare mai
di una libertà indecente.
Io sono qui ti seguirò ti basterò
non resterò una riserva questo no
dopo di che quale altra alternativa può salvarci.
Io resto qui mettendo a rischio i giorni miei
scomodo sì perché non so tacere mai
adesso sai senza un movente non vivrei
comunque.
Cercami, cercami, non smettere.

 

(game over)

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